Istanbul è certamente il motivo per il quale io e il mio compagno abbiamo organizzato un viaggio in Turchia: accecata dal forte desiderio di conoscere una città che mi ha sempre attratta, credevo che la Turchia avesse poco altro da offrire, ma mi sbagliavo. L’agenzia Salamanca Viaggi ha completamente stravolto il mio viaggio, portandomi a conoscere e ad amare un Paese che mi si è rivelato semplicemente straordinario: ho apprezzato i paesaggi ma soprattutto la storia antichissima e l’arte, respirandole a pieni polmoni proprio come ho fatto con la speziata cucina turca tra le strade di Istanbul.
Il nostro viaggio in Turchia è durato 10 giorni, di cui la metà trascorsi a Istanbul e proprio nell’antica Costantinopoli abbiamo provato la migliore cucina di tutta la Turchia, in particolare nei meyhane: si tratta di tipiche taverne frequentate soprattutto dai locali dove vengono serviti anche gli alcolici come il raki, un’acquavite a base di menta o anice.
In città non mancano i Lokanta e i Restoran, anche se il prezzo lievita un bel pò e si trovano in particolare nei pressi di Piazza Sultanhamet, ovvero la zona più turistica di Istanbul: qui abbiamo provato le polpette di carne al Sultanahmet Koftecisi, poco invitante nell’aspetto ma con le più buone köfte alla salsa piccante di tutta Istanbul.
Il cuore della vecchia Istanbul è Beyo?lu, vicino al Ponte di Galata e qui si trovano i migliori ristoranti di pesce della città: noi però abbiamo provato il KadiNimet Balikçilik, ristorantino con annessa pescheria a Kadiköy, lontano dalla Istanbul più turistica. Un consiglio che voglio dare a coloro che vogliono rivivere gli antichi fasti ottomani è quello di recarsi presso la chiesa di San Salvatore in Kora e provare l’Asitane dove gusterete piatti serviti secoli fa al sultano nel Palazzo di Topkap?.
Tra i piatti più buoni da provare in Turchia non possono che esserci il Doner Kebab oppure il Durum Kebab dove però la carne cotta allo spiedo è servita non in un panino ma in una specie di piadina arrotolata.
Da provare assolutamente le kofte, polpette di carne anch’esse cotte allo spiedo e condite con una buonissima salsa allo yogurt e il Meze, ossia una grande quantità di antipasti accompagnati di solito dal liquore raki.
Un altro piatto tipico in Turchia è il Borek, una specie di calzone di sfoglia farcito con carne macinata e formaggio: una vera delizia!
Sempre a base di carne sono i doma che evidenziano influenze con la cultura greca: si tratta di involtini fatti con le foglie di vite, riempiti di verdure, riso e carne. Se invece volete provare il piatto del sultano per eccellenza, allora ordinate l’Hunkar Begendi a base di carne di vitello adagiata su crema di besciamella e melanzane.
Istanbul è il gioiello più bello della Turchia, camminando tra le sue strade e monumenti abbiamo toccato con mano una storia lunga ben 26 secoli. Oltre alla moschea blu di Sultan Ahmet Camii, splendida con le migliaia di ceramiche Iznik, e alla Basilica di Aya Sofya, meravigliosa con le sue cupole e i minareti e gli scintillanti mosaici bizantini, a colpirci è stata la Basilica Cisterna un gioiello sotterraneo sul cui pavimento allagato si specchiavano antiche colonne e tremolanti fiaccole.
Il nostro viaggio è proseguito in Anatolia e in particolare in Cappadocia: non ci siamo fatti mancare il giro in mongolfiera per ammirare dall’alto questa distesa di aguzzi picchi rocciosi dichiarati Patrimonio dell’UNESCO.
Un’altra meraviglia naturalistica che ci ha dato l’impressione di trovarci in Antartide sono le Pozze di Pamukkale: le vasche bianche in travertino accolgono acqua turchese considerata benefica e noi l’abbiamo provata sulla nostra pelle, circondati da questo luogo chiamato simpaticamente “Castello di Cotone”.
La parte finale del nostro viaggio l’abbiamo dedicata alle rovine di antiche città, dall’antica Hierapolis voluta dal re Pergamo alla leggendaria Efeso dove le antiche vestigia come quelle della Biblioteca di Celso, narrano ancora la potenza di quella che era una delle città più potenti del Mediterraneo.
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