Quando ho deciso di partire per la Bolivia insieme ad un’amica sapevo che sarebbe stato un viaggio difficile da organizzare ma mai mi sarei immaginata di poter esaudire il mio sogno! Il mio grazie va all’agenzia Salamanca Viaggi che è riuscita ad accontentare ogni nostra richiesta. La loro professionalità, esperienza e conoscenza non solo delle tematiche relative ai viaggi ma proprio del territorio boliviano mi hanno permesso di vivere una settimana da sogno.
Ho sempre voluto visitare i territori quasi incontaminati della Bolivia, vedere le Ande, le giungle, le grandi distese di sale e immergermi nella cultura di un popolo così povero ma così ricco di vita e probabilmente non ci sarei riuscita senza Salamanca Viaggi.
Volendo esplorare questa terra e le sue tradizioni, ho deciso fin da subito di evitare qualsiasi tipo di ristorante estero. Nonostante la Bolivia sia una terra povera, con l’avvento del turismo il territorio si è saturato di tantissimi ristoranti di cucina cinese, peruviana, europea e americana per accontentare i milioni di visitatori che ogni anno la scelgono come meta. Io e la mia amica abbiamo deciso però di concentrarci solo sul cibo tipico della zona.
Nelle grandi città come La Paz o Sucre è molto semplice trovare sia piccoli ristoranti tradizionali che splendide trattorie a conduzione familiare, in questo modo abbiamo fatto la conoscenza di tante persone meravigliose. Nei piccoli centri, durante le escursioni, non mancano mai delle bancarelle che per poco vendono dell’ottimo cibo e i comedores, i mercati boliviani dove si possono consumare pasti tipici immersi nella frenesia del paese. Da segnalare anche degli ottimi locali in Calle Jaen a La Paz dove ho bevuto degli ottimi drink.
Parlando di cucina tipica ci sono alcune cose che non potevo davvero farmi sfuggire durante il soggiorno in Bolivia. Tra queste voglio assolutamente citare i chuño, delle patate disidratate ed essiccate, cotte al vapore e mangiare come contorno o nelle zuppe e sono davvero deliziose. Un altro piatto da provare assolutamente è il Mais Mote, del mais essiccato e messo a bagno prima di essere cotto e utilizzato come ingrediente nella fricasé, forse il piatto boliviano più importante. Questo viene solitamente servito alle feste o per gli eventi speciali come matrimoni ed è composto da carne di maiale, aglio, peperoncino e cipolla, insieme a patate e mais mote, insomma un piatto ricco, tipico e veramente delizioso. Come bevanda voglio invece consigliare la Sultana, che si può consumare sia fredda che calda e si ottiene dalle bucce del caffè, e se siete amanti delle bevande energetiche c’è il Batido, a base di birra nera e al cui interno viene sbattuto e frullato un uovo.
Durante questo viaggio in Bolivia ho deciso di visitare sia le grandi città di questa terra che i suoi meravigliosi paesaggi. Tra i punti di interesse da non perdere assolutamente vi è la capitale governativa della Bolivia, La Paz, che si trova a circa 3660 metri dal mare per cui fidatevi quando vi dico che servirà muoversi con calma e abituarsi all’altitudine. Qua vi sono degli scorci stupendi, passando dai quartieri più ricchi con le grandi case coloniali e i vicoli a ciottoli fino ad arrivare alla parte bassa e all’antica Paz, dove vedere le chiese e le antiche case conservate. La cosa che però mi è piaciuta di più di La Paz sono sicuramente i mercati, tra cui il Mercado de Hachiceria, dedicato alla stregoneria, in questa zona si respira l’anima gioiosa della città. Anche Sucre merita decisamente una visita, ma se come me amate esplorare i paesaggi vi sono invece alcuni percorsi imperdibili tra cui la scalata alla vetta Huayna Potosi, da affrontare se in buona forma fisica, una giornata nell’Amazzonia boliviana posta vicino alla bella città di Rurrenabaque e la visita al Lago Titicaca dove esplorare l’Isla del Sol e l’Isla de la Luna con i loro santuari sacri.
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